Nel 1966 nei laboratori “Ames Research Center”, degli scienziati svilupparono, per conto della NASA, una schiuma sintetica a lento ritorno elastico, il cosiddetto memory foam, per migliorare la sicurezza degli astronauti durante le missioni spaziali. Successivamente, il brevetto della NASA fu reso pubblico e l’utilizzo del memory foam nell’industria dei materassi prese sempre più piede.
Il memory foam è un materiale termosensibile, derivato dalla combinazione tra poliuretano e prodotti che ne aumentano densità e viscosità, capace di reagire alla temperatura corporea e di adattarsi alla personale struttura del corpo, per poi ritornare alla forma originaria in modo lento e controllato. I test sulla compressione effettuati sui materassi in memory, infatti, dimostrano che questi favoriscono la corretta distribuzione delle pressioni, evitando la formazione di scomodi e dannosi punti di pressione dove il sangue non circola in maniera adeguata, garantendo elevate caratteristiche antidecubito.